Gli anni ‘60 sono stati anni di grandi rivoluzioni e movimenti per i diritti civili e contro le discriminazioni, soprattutto nei confronti delle persone afroamericane. E proprio a quegli anni si fa risalire la nascita anche di movimenti e gruppi, allora definiti omofili, contro le discriminazioni nei confronti delle persone LGBT.
Sylvia Rivera |
Nella notte fra il
27 e il 28 giugno 1969, in un locale frequentato da
persone omosessuali e transgender, lo Stonewell Inn,in Christopher
Street, nel Greenwich Village, un quartiere del distretto di
Manhattan a
New
York,
durante
l’ennesima
incursione della polizia, si
scatenò una inaspettata rivolta sia dei
frequentatori
del locale, sia delle persone del quartiere contro le
angherie dei
poliziotti, con proteste che durarono alcuni giorni.
Si racconta che sia stata una
donna transgender, Sylvia Rivera, a lanciare una bottiglia o una
scarpa ad un poliziotto e a dare così il via alla ribellione
conosciuta da allora in poi come “La rivolta di Stonewall “ o “I
moti di Stonewall”. Quella notte è simbolicamente e universalmete
considerata il momento della nascita del movimento di liberazione
gay. E’ per questo motivo che il 28 giugno è divenuto per la
comunità LGBT la "Giornata mondiale dell'orgoglio LGBT" o
" Gay Pride".
Un anno dopo, in ricordo dei moti di Stonewall, ebbe luogo la prima marcia per i diritti, riproposta da allora ogni anno. Attualmente per il corteo o la marcia dei
diritti, si preferisce spesso usare solamente il termine Pride, che
comprende tutte le realtà arcobaleno.
Sono passati 50 anni da quella
notte del '69 allo Stonewall Inn.
E' di qualche giorno fa la notizia che il capo della polizia di New York, il commissario James P. O’Neil, ha chiesto scusa per l’irruzione dalla polizia che portò alla alla rivolta di Stonewall del 1969. «Penso che sia da irresponsabili nel mese del Pride non parlare degli eventi che ebbero luogo allo Stonewall Inn nel giugno del 1969», ha detto O’Neill in una conferenza stampa relativa alla sicurezza della città nel mese del Pride, la più nota manifestazione di affermazione dell’orgoglio della comunità LGBT nel mondo. «So che quello che accadde non sarebbe dovuto accadere. Le azioni della polizia di New York furono sbagliate, chiaro e semplice. Il modo di agire [della polizia] e le leggi erano opprimenti, e me ne scuso».
E' di qualche giorno fa la notizia che il capo della polizia di New York, il commissario James P. O’Neil, ha chiesto scusa per l’irruzione dalla polizia che portò alla alla rivolta di Stonewall del 1969. «Penso che sia da irresponsabili nel mese del Pride non parlare degli eventi che ebbero luogo allo Stonewall Inn nel giugno del 1969», ha detto O’Neill in una conferenza stampa relativa alla sicurezza della città nel mese del Pride, la più nota manifestazione di affermazione dell’orgoglio della comunità LGBT nel mondo. «So che quello che accadde non sarebbe dovuto accadere. Le azioni della polizia di New York furono sbagliate, chiaro e semplice. Il modo di agire [della polizia] e le leggi erano opprimenti, e me ne scuso».
Nessun commento:
Posta un commento