17 maggio 2021_ Giornata Internazionale contro l'omolesbobitransfobia

Il 17 Maggio di ogni anno si celebra in tutto il mondo

LA GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO L’OMOLESBOBITRANSFOBIA  ( IDAHOBIT - acronimo di International Day Against Homophobia, Biphobia and Transphobia). 
 
Chi ideò questa giornata e quando? Fu Louis-Georges Tin, curatore del Dictionnaire de l'homophobie (Presses Universitaires de France, 2003) ad idearla. La prima Giornata internazionale contro l'omofobia ebbe luogo   il 17 maggio 2004.
 
 E’ una ricorrenza istituita ufficialmente dall'Unione Europea nel 2007 con l’obiettivo di sottolineare e coordinare eventi internazionali di sensibilizzazione e di prevenzione per contrastare il fenomeno dell'omofobia, della lesbofobia, della bifobia e della transfobia. 
 
Perchè il 17 Maggio? Perchè il 17 maggio 1990 l'omosessualità venne rimossa dalla lista delle malattie mentali nella classificazione internazionale delle malattie pubblicata dall'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità)

Perchè L'Unione Europea la istituì come celebrazione ufficiale e quando?
Fu nel 2007, in seguito ad alcune dichiarazioni di autorità polacche contro la comunità LGBT, che l'Unione Europea decise di istituìre ufficialmente la Giornata contro l'omofobia sul suo territorio.
Alcuni estratti del testo approvato:
« Il Parlamento Europeo [...] ribadisce il suo invito a tutti gli Stati membri a proporre leggi che superino le discriminazioni subite da coppie dello stesso sesso e chiede alla Commissione di presentare proposte per garantire che il principio del riconoscimento reciproco sia applicato anche in questo settore al fine di garantire la libertà di circolazione per tutte le persone nell'Unione europea senza discriminazioni; »(art 8)
« [...] condanna i commenti discriminatori formulati da dirigenti politici e religiosi nei confronti degli omosessuali, in quanto alimentano l'odio e la violenza, anche se ritirati in un secondo tempo, e chiede alle gerarchie delle rispettive organizzazioni di condannarli »(art 10)

  Nel 2009 la campagna IDAHO viene incentrata sulla transfobia, ed in particolare sugli atti di violenza contro le persone transgender. Il nome ufficiale diventa, pertanto, "Giornata Internazionale contro l'omofobia e la transfobia" (International Day Against Homophobia and Transphobia).

 

27 Gennaio 2021 - Giornata della Memoria

IL 27 gennaio del 1945 le truppe sovietiche dell’Armata Rossa entrarono nel  campo di concentramento di Auschwitz, scoprendo tutto l'orrore che conteneva e che i sopravvissuti raccontarono. 
Nell'anno 2000, il  Parlamento Italiano ha istituito  la Giornata della Memoria - da celebrarsi il 27 Gennaio di ogni anno -  per non dimenticare il genocidio avvenuto tra il 1939 e il 1945 e per ricordare per sempre  l’OLOCAUSTO, l'orrore dei lager e le vittime dello sterminio nazista. 
 
Nel 2005, l' ONU ha  proclamato il 27 gennaio Giornata Internazionale della Commemorazione, in memoria delle vittime dell'Olocausto, in occasione dei 60 anni dalla liberazione dei campi di concentramento.

  Per molto tempo la gente ha ignorato, tuttavia, che nei campi di  sterminio, oltre ad ebrei, disabili, malati mentali, oppositori politici e Rom, furono  deportate persone  omosessuali e transessuali, considerate malate e sottoposte a torture ed esperimenti particolarmente atroci. 
Il termine OMOCAUSTO ne indica appunto lo sterminio. 

Triangoli colorati

  Il sistema di codifica dei contrassegni serviva a classificare i prigionieri, generalmente in base a gruppi creati sulla base dei motivi dell'arresto.

  I simboli erano in stoffa, affibbiati sulla divisa.
  • un triangolo giallo o una Stella di David costituita da due triangoli di colore giallo appositamente sovrapposti, identificava i prigionieri ebrei;
  • un triangolo rosso,  i prigionieri politici arrestati per fermo protettivo,  un pretesto per internare gli oppositori al nazionalsocialismo. Identificava, fra gli altri, i massoni e i sacerdoti antifascisti o considerati tali;
  •  un triangolo marrone ,  i prigionieri rom;
  • un triangolo  nero gli asociali. I nazisti ritenevano che fossero da considerare quali asociali, fra gli altri, i vagabondi, gli etilisti, i malati di mente, le prostitute, le lesbiche; 
  • un triangolo viola, i testimoni di Geova, i "ricercatori della Bibbia";
  • un triangolo rosa, i prigionieri maschi omosessuali, internati sulla base del Paragrafo 175 (articolo del  codice penale tedesco in vigore dal 15 maggio 1871al 10 marzo1994. Esso considerava un crimine i i rapporti sessuali di tipo omosessuale tra uomini;
  • un triangolo blu, gli emigrati. Nel lager di Mauthausen i triangoli blu erano attribuiti ai prigionieri politici spagnoli;
  •  un triangolo verde identificava i delinquenti comuni.
 
  Anche in  questo 2021, pur nella emergenza Covid-19, sono tante le iniziative da nord a sud dell'Italia, eventi e incontri online, oltre che  programmi televisivi dedicati alla Giornata della Memoria,  con testimonianze, dibattiti e confronti, perché la storia ci sia ancora una volta maestra. 

E' importante non confinare nella celebrazione e nel ricordo quei tragici avvenimenti, ma osservare, con occhio reso più consapevole e critico, quello che oggi succede, capire quel che c'è dietro ogni persecuzione, discriminazione e violenza e combatterlo, che sia dentro o fuori di noi.
 


20 Novembre TDoR - Transgender Day of Remembrance

 TDoR - Transgender Day of Remembrance è una ricorrenza internazionale per commemorare le vittime della violenza tranfobica, cioè dell'odio e della discriminazione nei confronti delle persone transessuali e transgender. Si  celebra il 20 novembre  e venne  introdotta da Gwendolyn Ann Smith in ricordo di Rita Hester, il cui omicidio ( 1998)  diede avvio al progetto web "Remembering Our Dead" Nel 1999 si organizzò a San Francisco una veglia a lume di candela.  Da allora la commemorazione si è estesa a tutto il mondo.

Contro la disinformazione, il pregiudizio e l'ignoranza sulle persone transgender, Gianmarco Negri, il primo sindaco transgender d'Italia, offre la testimonianza della sua esperienza.

Cosa vuol dire essere una persona non-binary?
La consapevolezza e la conoscenza della varietà delle identità di genere, sono in evoluzione. Sempre più persone dall'identità non binaria raccontano la loro storia, per diffondere una informazione corretta. Ecco l'esempio e la testimonianza di Gabe.
 
Non finiremo mai di ringraziare abbastanza tutte e tutti coloro che, con la loro visibilità, generosamente lavorano per  l'emancipazione culturale e civile del nostro paese e per il contrasto a ogni forma di pregiudizio.



 

11 Ottobre - COMING OUT DAY

Coming out deriva dall'espressione inglese «Coming out of the closet» e vuol dire «uscire fuori dal nascondiglio»,  letteralmente “uscire dall’armadio a muro, cioè uscire allo scoperto. 

 Coming out: scegliere deliberatamente di dichiarare il proprio orientamento sessuale  o la propria  identità di genere.

 In Italia* i dati sono sconfortanti: 

  • il 62 per cento delle persone LGBTI dice di non dichiarare apertamente mai o quasi mai il proprio orientamento sessuale (la media dei paesi UE è pari al 61 per cento, ma la ricerca precisa come sia importante sottolineare che le medie nascondono enormi differenze tra paesi);
  •  Il 23 per cento dichiara di farlo abbastanza;
  •   Solo il 15 per cento di farlo sempre. Questo significa che, in Italia, più di una persona LGBTI su due non fa mai o quasi mai coming out.

*L'Agenzia dell’Unione Europea per i diritti fondamentali ha pubblicato questi dati con i risultati della European LGBTI Survey 2020, ricerca realizzata nel 2019 a cui ha partecipato un campione di circa 140 mila persone LGBTI – lesbiche, gay, bisessuali, transgender, intersessuali – provenienti da 30 diversi paesi.

( https://fra.europa.eu/en/publication/2020/eu-lgbti-survey-results#TabPubFindingsQA1)

Il coming out non è solo rivelazione del proprio orientamento, non è solo un fatto personale, così come non lo è per le persone eterosessuali. Implica la libertà di essere se stessi alla luce del sole, di vivere apertamente le proprie relazioni affettive o la propria identità e di pretendere rispetto e diritti, senza discriminazioni di sorta.

N.B. Non bisogna confondere Coming out con Outing che, invece, vuol dire rivelare l’omosessualità, bisessualità o identità di genere di qualcun altr* senza il consenso della persona interessata.

 

Il Coming Out Day fu celebrato la prima volta l’11 .10.1988 negli Stati Uniti, da un’idea di Robert Eichberg, psicologo del New Mexico, e Jean O’Leary, politica e attivista LGBT di Los Angeles, per il giorno del primo anniversario della seconda marcia nazionale su Washington per i diritti LGBT, tenutasi appunto l’11.10.1987.

E', tuttavia,  solo a partire dal 1990 però che l’occasione divenne nazionale, grazie alla partecipazione di Human Rights Campaign.