Mario Monti ha recentemente dichiarato a Sky Tg24 :"Per me la famiglia è formata da un uomo e una donna ed è
giusto che i figli crescano con madre e padre". (Il riferimento all'Europa è magicamente scomparso, in questo caso?)
Questo modo di pensare lascia l'Italia in una grande arretratezza
culturale , sia rispetto al riconoscimento dei diritti, sia rispetto alla presa
di coscienza della variegata realtà famigliare della nostra società, sia rispetto ai bisogni reali dei figli e affida il benessere e la cura della prole alla struttura della famiglia, non alle qualità dei genitori.
In altre parole, è sufficiente che ci siano un padre come figura di maschio - non importa quanto assente, disinteressato, violento - e una madre come figura femminile - non importa che abbia o meno cura dei figli, che sia succuba o castrante - per garantire una crescita ed una cura soddisfacenti ed equilibrate dei figli? La convinzione di tanti tradizionalisti sembra essere questa: purchè i due formino una coppia eterosessuale e una famiglia "tradizionale", felice o infelice non ha importanza , che si odino o che si amino, che si separino o che rimangano insieme, che si massacrino o che si ammazzino, ( esempi ne abbiamo ogni giorno, purtroppo, in questa nostra Italia ) , che curino i figli o che li trascurino, che ne abusino, li maltrattino, li traumatizzino o li uccidano come agnelli sacrificali, non ha importanza, è la struttura che importa, è la struttura che garantisce una buona crescita dei figli.
Ci sono coppie eterosessuali che rendono un inferno la vita dei loro figli, ma, malgrado ciò, la struttura così conformata della famiglia non viene messa mai in discussione.
In altre parole, è sufficiente che ci siano un padre come figura di maschio - non importa quanto assente, disinteressato, violento - e una madre come figura femminile - non importa che abbia o meno cura dei figli, che sia succuba o castrante - per garantire una crescita ed una cura soddisfacenti ed equilibrate dei figli? La convinzione di tanti tradizionalisti sembra essere questa: purchè i due formino una coppia eterosessuale e una famiglia "tradizionale", felice o infelice non ha importanza , che si odino o che si amino, che si separino o che rimangano insieme, che si massacrino o che si ammazzino, ( esempi ne abbiamo ogni giorno, purtroppo, in questa nostra Italia ) , che curino i figli o che li trascurino, che ne abusino, li maltrattino, li traumatizzino o li uccidano come agnelli sacrificali, non ha importanza, è la struttura che importa, è la struttura che garantisce una buona crescita dei figli.
Ci sono coppie eterosessuali che rendono un inferno la vita dei loro figli, ma, malgrado ciò, la struttura così conformata della famiglia non viene messa mai in discussione.
Ma la stessa struttura non è una realtà fissa nella nostra società. Se guardiamo nelle case
degli italiani, pensiamo forse di trovare in tutte la tipologia della famiglia del "Mulino Bianco" ?
Certo che no. Il reale è molto più complesso di questo schema rigido. Ci sono
figli che hanno perduto, per incidente, per malattia, per fuga, per
abbandono, per divorzio, per separazione o per una serie di tanti
altri motivi, uno dei due genitori, o tutti e due, e crescono con un
genitore solo o con i parenti che se ne prendono cura, o in famigle
allargate o in istituti in cui sono stati abbandonati o in case
famiglia, ...e l'elenco potrebbe continuare.
Si
obietta che , per crescere in modo equilibrato, il bimbo e la bimba hanno
bisogno della figura maschile e di quella femminile che gli rimandino
le caratteristiche dei generi. Ma i figli non vivono murati in casa, i
figli vanno a scuola, frequentano parenti, amici, parrocchie , centri
sportivi, case di compagni, ecc. Figure maschili e femminili di
riferimento per loro ce ne sono tante e, a volte, può capitare, anche più
autorevoli dei genitori. Quanti di noi ricordano con affetto e
nostalgia, se non come un modello, la figura di un maestro, di una
insegnante, di uno zio, di una nonna, di un parroco o di un istruttore
sportivo o di un amico di famiglia ?
Si
obietta stoltamente che i figli di persone omosessuali potrebbero
diventare omosessuali a loro volta. Se fosse così, i milioni di
omosessuali che sono nati da un padre e da una madre eterosessuali sarebbero tutti
rigidamente eterosessuali. E non è così, perchè l'orientamento sessuale non si sceglie, si sente naturalmente.
Le cose di cui un/a figlio/a ha bisogno nel genitore - e lo sappiamo bene, perchè tutti siamo stati figli - sono cura, guida, amore, protezione, sicurezza, allegria, autorevolezza, incoraggiamento, sostegno, fiducia, comprensione e così via. Ce lo ricordiamo certamente. Sappiamo, dentro di noi, cosa abbiamo o non abbiamo avuto dai nostri genitori e cosa, forse, avremmo voluto avere.
GianFranca Saracino
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