È assolutamente
inammissibile che sia permesso, soprattutto a chi occupa posizioni di
responsabilità pubblica, offendere e insultare con dichiarazioni
razziste e omofobe, quindi vergognose, i propri simili, senza
risponderne alla cittadinanza. Dopo tutte le campagne per i diritti
umani e le lotte per quelli civili fatte a livello internazionale e
dopo che la scienza e l'Organizzazione Mondiale della Sanità hanno
definito l'orientamento sessuale una variante naturale della
sessualità umana, e ancora dopo che le risoluzioni del Parlamento
Europeo - l'ultima è di settembre 2011- invitano gli stati a
sradicare l'odio omofobo dalla nostra società, avversione che è
frutto di una profonda ignoranza, l'assessore Ripa si permette di
dissertare di "normalità e di anormalità", in barba alla
scienza mondiale. Dall’alto di quale competenza? Per giunta
dall’alto di una carica istituzionale che dovrebbe rappresentare
la garanzia democratica del rispetto e della protezione di tutti i
cittadini. L' "andazzo" che sta rovinando la nostra società
non è dovuto certo ai differenti orientamenti sessuali ed affettivi,
come Ripa afferma, ma all'egoismo, all’intolleranza, alla mancanza
di rispetto, alla volgarità, alla violenza verso i propri simili,
mali dei quali si possono trovare sia i semi sia i frutti nelle sue
farneticanti dichiarazioni. Agedo Lecce e Agedo Nazionale tutta
protestano vivamente per queste esecrabili esternazioni vilmente
indirizzate al presidente della Regione Vendola, ma che offendono,
coinvolgono e indignano tutte le persone LGBT (acronimo utilizzato
come termine collettivo per riferirsi a persone Lesbiche, Gay,
Bisessuali e Transgender) e le loro famiglie. La difesa e la
protezione della dignità di tutti i cittadini, la lotta al
pregiudizio e all’odio razzista e omofobo dovrebbero essere compito
di tutti e, soprattutto, di chi ci rappresenta e ci governa, ad ogni
livello, trasversalmente agli schieramenti politici e alle
ideologie, perché sono valori che attengono alla umanità delle
persone, alla loro naturale affettività, alle loro emozioni, alle
loro identità. Nonostante quel che dice e che pensa (?) questo
assessore, c’è visibilmente ed oggettivamente una ipercomplessità
del reale che, pur macroscopica, sembra sfuggire ai suoi occhi, alla
sua mente, alla sua coscienza ed alla sua sensibilità. Per questo la
funzione di pubblica rappresentanza non gli si addice. Per il bene di
tutti.
Prendiamo atto del
tardivo tentativo di chiarimento da parte dell'assessore Ripa.
Riteniamo comunque che le sue affermazioni siano e rimangano nella
sostanza espressione di un pensiero e di una cultura esplicitamente
omofobi e maschilisti.
Agedo Lecce e Agedo
Nazionale tutta esprimono solidarietà a Nichi Vendola e a tutte le
persone LGBT e alle loro famiglie, si augurano che queste
esternazioni imbarazzanti per la civile società leccese ed italiana
non si ripetano più e che persone affette da anacronistico e
ingiustificato senso di superiorità e disprezzo nei confronti dei
loro simili non occupino più posti pubblici in cui la
rappresentanza di tutti i cittadini esige che alla competenza e alla
intelligenza si affianchi il rispetto profondo e convinto di tutti
i cittadini.
Nella giornata di domani
10 gennaio 2012, riceveremo dal presidente dell'associazione Lecce
2.0dodici Carlo Salvemini, le 1.312 firme raccolte (nella sola
giornata di ieri e protocollate oggi al Comune di Lecce), per
iniziativa dello stesso Salvemini, in una petizione on line per la
revoca dell'assessore Ripa a causa delle sue dichiarazioni
omofobiche. E’ un gesto simbolico che testimonia
la pronta reazione dei cittadini e la loro adesione alle battaglie contro le
discriminazioni.
GianFranca Saracino
presidente di Agedo Lecce
GianFranca Saracino
presidente di Agedo Lecce
Nessun commento:
Posta un commento