Kenneth Weishuhn
aveva solo 14 anni. Si è tolto la
vita perché non ha retto alla violenza
psicologica dei suoi compagni - che credeva amici - ai quali aveva rivelato
la sua omosessualità e che lo hanno perseguitato anche su Internet e sul
cellulare.
E’ una vergogna
per tutta la società continuare a non fare abbastanza per educare i nostri
figli al rispetto! E’ un delitto
continuare ad accanirsi sulle differenze, ottusamente pensando che non siano naturali e
che siano addirittura peccato, quando l’odio, il male
fatto agli altri e l’indifferenza sono i peccati più gravi che gridano, come in
questo caso, vendetta al cospetto non
solo di Dio ma delle nostre coscienze!
Che gli eterosessuali abbiano preso a modello di vita, di
etica, di affettività e di relazione se
stessi imponendolo a tutti e infischiandosene della varietà naturale e lecita
che esiste al mondo è un’ingiustizia
e va gridata! Ricorda tanto il modello di uomo perfetto al tempo del nazismo.
L’omofobia è assimilabile al nazismo. E’ un problema
sociale. E’ un’emergenza che dura da troppo tempo. Bisogna fare qualcosa. Non si
può più tollerare l’ignoranza abissale
che ancora esiste nelle scuole, fra gli educatori, nella società , fra i
politici!
Basta! Diciamo basta all’omofobia! Informiamoci e
soprattutto educhiamo correttamente i nostri figli perché non diventino omofobi
e aguzzini. Chi vuole vivere in una società così?
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